Come puntare DNS di un dominio su un server: la mia guida completa

L'assegnazione di record DNS a un dominio e l'indirizzamento di tale dominio a un server non riguarda la creazione o la configurazione di un sito Web ma può essere una procedura in grado di giocare un ruolo cruciale nella gestione della tua presenza online. Questa procedura può essere eseguita per vari motivi, ma il più comune è quando acquisti un dominio da un provider e un servizio di hosting da un altro, in genere a causa di prezzi competitivi.

Puntando correttamente i DNS del tuo dominio ti assicuri che esso, indipendentemente da dove è stato acquistato, indirizzi correttamente gli utenti al tuo sito web ospitato sul tuo server, indipendentemente dal servizio di hosting che utilizzi.

Comprensione del DNS di dominio

I Domain Name System, o DNS, è una parte fondamentale del funzionamento di Internet. È chiamata anche dai boomer l'elenco telefonico di Internet, che traduce i nomi di siti web comprensibili per l'uomo (come androe.com) in indirizzi IP comprensibili per le macchine. Questo sistema è fondamentale per consentire la connessione che avviene quando digitiamo il nome di un sito web nei nostri browser e atterriamo sulla pagina web desiderata.

93.95.216.132
androe.com

Qual è il più facile da ricordare?

Quando registri un nome di dominio, è necessario assegnare determinati record DNS per fornire indicazioni riguardo il server in cui si trova il tuo sito web. Questo processo, noto come "puntamento", guida il traffico Web nella posizione corretta quando qualcuno digita il tuo dominio nel proprio browser.

Di solito, al momento della registrazione, il provider assegna i record DNS di default, ma ci possono essere vari motivi per cui dovresti puntare manualmente il DNS del tuo dominio a un server.

Lo scenario più comune è quando acquisti un dominio da un provider e scegli un servizio di hosting da un altro a causa di vantaggi di prezzo o funzionalità specifiche. In questa situazione, il puntamento corretto del tuo DNS garantisce che il tuo dominio indirizzi gli utenti al tuo sito Web, indipendentemente da dove è stato acquistato ciascun servizio.

I record DNS non consistono solo in indirizzi IP del server di riferimento. Possono includere informazioni sui server di posta (record MX), informazioni o autorizzazioni ad essere gestiti da servizi di terze parti (record TXT) e altro ancora. Ognuno ha un ruolo specifico nel garantire che il tuo sito web funzioni correttamente e in sicurezza.

Comprendere il DNS e il suo ruolo nella gestione dei domini è essenziale per chiunque gestisca un sito Web o abbia un lavoro nel ditigale. Nonostante sembri un lavoro strettamente tecnico (in realtà lo è), gestire il tuo DNS è un compito realizzabile con un po' di esperienza e l'aiuto da parte di un addetto per i compiti più complicati.

Guida per puntare il tuo DNS dominio a un server

Modificare i record DNS può sembrare molt ocomplicato, soprattutto se non hai esperienza tecnica perché ti occupi di marketing. Con la giusta guida,il puntamento DNS sarà una procedura semplice, quasi banale.

Il processo potrebbe variare leggermente in base al tuo registrar (dove hai acquistato il tuo dominio) e al tuo hosting provider (dove è ospitato il tuo server). Ciò vale anche se devi puntare il dominio su servizi più user friendly come Wix o Shopify. Tuttavia, i passaggi generali sono i seguenti:

1. ottieni i nameserver corretti Il tuo hosting ti fornirà almeno due nameserver. Questi in genere sono indicati come ns1.hostname.com e ns2.hostname.com. Se hai dubbi, puoi controllare la guida ufficiale fornita dal provider oppure contattare l'assistenza clienti.

2. accedi al tuo registrar per gestire il dominio Qualsiasi servizio di registrazione domini fornisce un pannello amministrazione dei propri servizi. Ti serve per applicare modifiche ai record DNS. Non sai dove registrarlo? Prova il miglior hosting italiano.

3. modifica Impostazioni DNS Cerca un'area denominata "Gestione DNS", "Nameserver" o "Impostazioni DNS". Qui è dove apporterai le modifiche necessarie. Se hai dubbi, chiedi in assistenza aprendo un ticket.

4. aggiorna i nameserver Sostituisci i nameserver esistenti con quelli forniti dal tuo hosting provider. Ci dovrebbe essere un campo designato per inserire i dettagli di ciascun record: tipologia (A, CNAME, MX, TXT etc), contenuto etc.

5. salva le modifiche e attendi la propagazione Dopo aver modificato i record DNS, ricordati di salvare le modifiche ma presente che le modifiche al DNS possono richiedere da 30 minuti fino a 48 ore per propagarsi completamente sul Web. Quindi, non preoccuparti se non vedi immediatamente i cambiamenti!

Un attimo, ma che significa "propagazione DNS"?

La propagazione DNS è il processo mediante il quale il Domain Name System si aggiorna su Internet e le modifiche apportate ai record DNS diventano visibili a livello globale. Quando aggiorni i record DNS del tuo dominio, ad esempio cambiando il server a cui punta il tuo nome di dominio, queste modifiche non sono istantanee. Le nuove informazioni devono propagarsi su tutti i server in tutto il mondo. A seconda di diversi fattori, come la tua posizione geografica, il tuo ISP (la propagazione può avere tempi diversi su rete Telecom, Fastweb etc) e il time-to-live (TTL) impostato sui tuoi record DNS, questo processo può richiedere da poche ore a 48 ore, a volte anche di più.

Durante questo periodo, alcuni utenti potrebbero ancora essere indirizzati al tuo vecchio server mentre altri a quello nuovo, a seconda di dove si trovano i server DNS che stanno utilizzando nel processo di propagazione.

Verifica propagazione DNS

Oltre a questi passaggi, è utile verificare se il DNS è stato distribuito correttamente. Puoi utilizzare diversi strumenti online per verificare la propagazione del DNS. Siti web come DNS Checker e Whatsmydns.net ti consentono di controllare lo stato dei tuoi record DNS in tutto il mondo. Con questi strumenti, puoi assicurarti che il tuo sito web sia accessibile a tutti, indipendentemente da dove si trovino.

Seguendo questi passaggi e utilizzando queste risorse, puoi indirizzare correttamente il DNS del tuo dominio al tuo server e garantire un'esperienza senza interruzioni per i visitatori del tuo sito web.

Quali sono i tipi di record DNS e le loro funzioni

Quando gestisci un sito Web o configuri un server di posta elettronica, i record DNS sono i tuoi operatori "silenziosi" in background. Dal collegamento del tuo dominio all'indirizzo IP corretto con i record A e AAAA alla garanzia che le tue e-mail raggiungano la posta in arrivo corretta con i record MX, questi componenti sono "gli eroi non celebrati" delle tue operazioni online.

È importante comprendere i diversi tipi di record DNS e le relative funzioni. Ecco alcuni dei più comuni:

• Record A: Il record 'Indirizzo' collega il tuo nome di dominio a un indirizzo IPv4, che è il classico sistema di indirizzamento IP. Indirizza i visitatori che immettono il tuo nome di dominio al server corretto utilizzando questo indirizzo IP.
• Record AAAA: simili ai record A, ma puntano a un indirizzo IPv6, il nuovo sistema di indirizzamento IP. Ciò è utile quando Internet si sposta verso IPv6 a causa dell'esaurimento degli indirizzi IPv4 disponibili.
• Record CNAME: è un tipo di record che mappa un nome di dominio, noto come alias, a un altro, denominato dominio canonical. Questa mappatura consente a un server di essere identificato da uno o più nomi host. Ad esempio, se "example.com" e "www.example.com" puntano alla stessa applicazione e sono ospitati dallo stesso server, puoi utilizzare un record CNAME per evitare di mantenere due record diversi. Un record A per "androe.com" punterebbe all'indirizzo IP del server e un record CNAME potrebbe rendere "www.androe.com" un alias per "androe.com". È importante notare che un record CNAME dovrebbe essere utilizzato solo quando non ci sono altri record su quel nome.
• Record MX: i record "Mail Exchanger" indirizzano l'e-mail di un dominio ai server che ospitano gli account utente del dominio. Questi record sono essenziali per garantire che le tue e-mail raggiungano le destinazioni previste.
• Record NS: i record "Name Server" determinano quali server comunicheranno le informazioni DNS per un dominio. Generalmente, questi sono forniti dal tuo hosting provider. Fai riferimento alla Knowledge Base, di solito fornita col servizio.
• Record TXT: questi record forniscono informazioni di testo a fonti esterne al tuo dominio, spesso utilizzate a scopo di verifica. Un esempio: la verifica proprietà dominio in Google Search Console.
• Record SRV: i record di "servizio" sono un record di posizione di servizio generalizzato. I record SRV vengono utilizzati per individuare gli host che forniscono determinati servizi di rete.
• Record SOA: i record "State of Authority" memorizzano informazioni sulla zona DNS e altre informazioni tecniche.

Ciascuno di questi record DNS svolge un ruolo cruciale nel dirigere il traffico, fornire informazioni e garantire il buon funzionamento dei servizi Internet. Comprenderli può aiutarti a risolvere i problemi, ottimizzare le prestazioni del tuo sito Web e mantenere il controllo sulla tua presenza online.

Pensieri finali

Nel concludere questo post, tengo a ribadire che con i record DNS non si scherza e se si commettono errori si può rischiare di avere il proprio sito o app inaccessibile per un lasso di tempo più o meno lungo.

Ciò può non essere importante se si tratta di un progetto in fase di test o pre-lancio, ma la situazione è diversa se il sito web è attivo e riceve numerose visite al giorno per ottenere clienti, vendite o lead. Quindi, ogni modifica ai record DNS dev'essere fatta con attenzione.

Personalmente, puntare DNS su un altro server mi è comodo con clienti che hanno, ad esempio, un piano hosting su Aruba e gestisce le caselle email dal loro server di posta.

Col giusto puntamento DNS, è possibile avere il sito web su altro server mantenedo le impostazioni delle caselle email. Non che sia la soluzione tecnica preferita, ma va bene così.

Con attenzione e implementando i passaggi di gestione del DNS, puoi garantire un'esperienza di navigazione senza interruzioni per i tuoi visitatori e, in ultima analisi, avere un maggiore controllo sulla presenza online dei tuoi clienti.