Perché le lore distopiche ci affascinano e stimolano la nostra creatività
Il fattore paura: cosa ci attrae nella Lore Distopica
I futuri distopici esercitano un'attrazione, un richiamo "catastrofico" che cattura il pubblico e da cui è difficile scappare. È un genere che non solo è sopravvissuto attraverso i decenni, ma è fiorito, dando forma a classici letterari (pensiamo ai numerosi romanzi di fantascienza) e ora a videogiochi, film e serie sui nostri schermi.
Ma cosa c'è di affascinante in queste visioni inquietanti del futuro, tali da catturare la nostra curiosità per saperne sempre di più? E come riescono a stimolare la creatività di illustratori, designer, 3D artist che si nutrono di scenari post-apocalittici, disumani, cyberpunk, atompunk per la propria produzione artistica?
Ecco un'analisi approfondita del motivo per cui le serie distopiche catturano la nostra immaginazione e del ruolo dei creatori di contenuti nel plasmare questi mondi inquietanti ed affascinanti, allo stesso tempo.
Nota: ho creato un piccolo glossario per orientare chi non ha ben presente il significato di alcuni termini usati. Puoi consultarlo in fondo alla pagina oppure su questo link
Introduzione: Prepariamo il palcoscenico per un oscuro futuro
Prima di immergerci nel perché la lore distopica sia così affascinante, è fondamentale capire cosa la contraddistingue. Le storie distopiche si concentrano tipicamente su una società al suo punto più basso, una visione del futuro in cui le cose sono andate terribilmente male a causa di fallimenti sistemici, politiche oppressive totalitarie, catastrofi ambientali generate dall'uomo o da fattori esterni.
Questa situazione disperata non è solo una cornice, ma un "personaggio" a sé stante, che plasma gli individui che lottano, subiscono o fuggono all'interno della sua dura realtà.
Il fascino delle serie distopiche è un riflesso delle nostre paure?
Il nucleo delle storie distopiche risiede nel loro riflesso delle ansie sociali. Spesso fungono da specchio, amplificando le nostre preoccupazioni reali con toni cupi e inquietanti. La paura di perdere l'autonomia, la lotta contro un sistema disumanizzante, la minaccia del collasso ambientale... tutto ciò trova espressione nelle narrazioni distopiche.
Il pubblico è attratto dal potersi confrontare con queste paure comodamente seduti sul comodo divano del mondo attuale, al sicuro, sebbene con un po' di tensione e apprensione.
I personaggi mostruosi: terrore e visual design
I mostri che popolano il paesaggio distopico sono componenti cruciali del suo fascino. Spesso, fungono da volto simbolico delle nostre paure più profonde - sia che si tratti di un regime totalitario senza pietà in 1984 di Orwell, o degli zombie di The Walking Dead.
Questi antagonisti non sono solo creature da sconfiggere, sono estensioni del mondo distopico, rappresentando visivamente la complessa rete di problemi ci cui ne costituiscono il cuore. Non vogliamo solo neutralizzarne la minaccia, vogliamo conoscere da dove sono nati e la loro biologia.
Creazione della Lore: come le serie distopiche inventano mondi da esplorare
La costruzione del mondo è un pilastro che sostiene la grandiosità di qualsiasi serie distopica.
I content crerators lavorano meticolosamente su ogni aspetto di questi futuri cupi, dal panorama geopolitico alle sfumature socio-culturali della vita sotto il governo di regimi oppressivi. Questa attenzione ai dettagli dà vita alle lunghe strade semi-deserte e molto pericolose, alle città e ai paesaggi distrutti dalla guerra, rendendoli tanto protagonisti della storia quanto il personaggio principale.
Perché le serie distopiche ispirano nuove opere creative
I creatori di contenuti svolgono un ruolo fondamentale nell’approfondire il fascino dei mondi distopici. Con l’esplosione delle serie distopiche negli ultimi tempi, il genere non solo ha catturato, ma anche catalizzato l’immaginazione di molti.
Dalla fan fiction alle opere originali, il genere distopico ha spinto gli artisti a contribuire con le loro visioni di futuri oscuri e post-apocalittici. Questo ciclo di ispirazione e creazione contribuisce a rendere duratura l'attrazione per la narrativa distopica, plasmando continuamente i mondi alternativi che "tormentano" la nostra psiche.
Qui entra in gioco il vero storytelling, che si annida in ogni particolare di un'opera. Un mostro in attesa della preda nascosto dietro una roccia, un manifesto consumato dal tempo che nasconde un messaggio anti-governativo o di propaganda politica, il rottame di un veicolo abbandonato sul ciglio di una strada polverosa, un dispositivo impugnato dal protagonista. Qualsiasi dettaglio può alimentare una lore che non aspetta altro che crescere grazie ai contributi dei creativi.
Uno specchio delle paure della società
Al centro di ogni narrazione distopica c’è un riflesso delle paure sociali contemporanee: regimi autoritari, catastrofi ambientali, perdita delle regole sociali civili e sviluppo tecnologico incontrollato.
I creatori di contenuti, attraverso il loro coinvolgimento con questi temi, fanno molto più che intrattenere: stimolano il pensiero, sfidano le regole e spingono alla discussione. Le loro opere fungono da specchio, ingrandendo le ansie del nostro tempo e offrendo una finestra su potenziali futuri plasmati dalle scelte di oggi.
L’ispirazione distopica: un ciclo di creatività
Le serie distopiche possiedono un potere unico: la capacità di ispirare nuove opere. Questo non si limita a fan fiction o opere derivate; si tratta di un vero e proprio ciclo di ispirazione innescato da queste serie. Ogni mondo distopico, con le sue regole sociali intricate e i suoi personaggi complessi, fornisce un ricco terreno di coltura per l’esplorazione creativa. I creatori di contenuti assorbono questi mondi, aggiungendo spesso strati di complessità o cambiando prospettive per esplorare storie non raccontate. Questo processo non solo estende la vita della serie originale, ma arricchisce anche il genere con nuove voci e visioni.
Collaborazione e comunità: l’era digitale e il genere distopico
Nel genere distopico, il ruolo dei creatori di contenuti va oltre i singoli contributi. L’era digitale ha favorito la formazione di comunità in cui i creatori possono collaborare, condividere idee e dare feedback reciproco. Piattaforme come forum online (hai presente Reddit?), social media e convention di fan sono diventate terreni fertili per progetti collaborativi, espandendo l’universo delle serie distopiche popolari ben oltre il loro ambito originale. Queste comunità sono fondamentali per nutrire la prossima generazione di creatori, offrendo supporto e incoraggiamento a coloro che desiderano contribuire con le loro visioni al paesaggio distopico.
Il ciclo di ispirazione continua a girare, alimentando una costante corrente di nuove idee e opere. Le comunità di creatori di contenuti continuano a crescere e a prosperare, spingendo i confini del genere distopico. E mentre guardiamo al futuro, possiamo aspettarci di vedere ancora più opere innovative e coinvolgenti che esplorano i mondi distopici e le loro intricate lore.
La dimensione etica
Da un grande potere deriva una grande responsabilità. La rappresentazione delle società distopiche solleva considerazioni etiche per i creatori di contenuti. Il modo in cui scelgono di rappresentare questioni come la violenza, l’oppressione e la sopravvivenza può avere profonde implicazioni. È fondamentale che i creatori gestiscano con cura i temi sensibili, assicurandosi che il loro lavoro contribuisca a conversazioni significative piuttosto che glorificare aspetti negativi della natura umana.
La dimensione etica aggiunge un altro strato al processo creativo, sfidando i creatori a riflettere profondamente sui messaggi che desiderano trasmettere attraverso il loro lavoro.
Recentemente, ho iniziato a creare concept poster che rappresentano scene di futuri distopici; tutti catastrofici, senza alcuna possibilità di sopravvivenza per gli esseri umani.
Queste creazioni oscure e cataclismatiche offrono uno sfogo alla mia apprensione riguardo al futuro incerto. Tuttavia, nonostante le immagini cupamente evocative, nella vita reale rimango ottimista riguardo al futuro del nostro mondo. Creando queste immagini, affronto le mie paure in modo creativo, affermando un barlume di speranza e riflettendo una prospettiva binaria che rispecchia la lotta interiore tra speranza e paura.
Guarda i concept poster sul mio profilo Behance
La Chiave per Catturare l’Attenzione con una nuova Lore Distopica
Inventare una nuova lore di un futuro distopico potrebbe essere la chiave per catturare l’attenzione degli spettatori. Il fulcro della cattura dell’attenzione dello spettatore nella narrazione distopica risiede nell’armonia tra la novità del mondo e l’universalità dei suoi temi. Non si tratta solo di creare un’ambientazione distopica unica, ma di risuonare con le paure e i desideri intrinseci dell’uomo, forgiando una connessione che trascende lo schermo o la pagina.
Due esempi: Fallout e The Last of Us
Per capire l’attuale esplosione di contenuti post-apocalittici, dobbiamo prima guardare alle sue radici. L’attrattiva del genere risiede nella sua esplorazione dell’umanità in condizioni estreme. Strappa via il filtro della civiltà, esponendo la natura cruda e spesso brutale dell’esistenza umana. Questa esplorazione risuona profondamente con il pubblico, offrendo non solo un intrattenimento emozionante, ma anche riflessioni filosofiche sulla società, la moralità e la condizione umana.
Giochi come Fallout, atom-punk recentemente rievocato da una riuscitissima serie su Prime Video e The Last of Us, con le sue storie umane commoventi ambientate sullo sfondo di un’apocalisse di zombie fungini, offrono ai giocatori non solo un’evasione, ma una tela per esplorare questi temi.
Essi forniscono uno spazio sicuro per confrontare le nostre paure riguardo al collasso della società, ai disastri ambientali e alla nostra capacità di crudeltà e resilienza.
Catalizzatori per il boom (distopico)
Diversi fattori hanno contribuito al recente aumento di popolarità del genere post-apocalittico. I progressi della tecnologia hanno permesso agli sviluppatori di giochi e ai registi ed esperti di VFX di creare mondi più immersivi e visivamente stupefacenti, rendendo la desolazione di questi futuri più tangibile e coinvolgente. La profondità narrativa che può essere raggiunta attraverso i videogiochi e la televisione seriale offre anche un’esplorazione più sfumata dei temi distopici rispetto a quanto era possibile in precedenza.
Impatto sulla cultura popolare
L’influenza della narrativa post-apocalittica va oltre l’intrattenimento, permeando la cultura popolare e influenzando persino la moda, l’arte e la filosofia. Ci sfida a immaginare come potremmo reagire di fronte al collasso della società e a considerare quali valori e aspetti della nostra umanità sopravviverebbero. In maniera più spinta, ecco i Vault di Fallout, che meriterebbero un capitolo a parte.
Nel campo dell’intrattenimento, il successo delle serie post-apocalittiche ha ispirato una serie di iniziative creative, dai giochi indie (un esempio è Don't Escape: 4 Days to Survive) che esplorano aspetti unici della sopravvivenza ai film di grande successo che raffigurano lotte epiche contro paesaggi post-apocalittici.
Akira: l’ispirazione cyberpunk per content creator
All’interno del panorama della narrativa post-apocalittica, “Akira” si distingue come un’opera fondamentale che ha trasceso il suo medium originale per ispirare un’intera generazione di creatori di contenuti.
Diretto da Katsuhiro Otomo e basato sul suo manga omonimo, “Akira” non è solo un capolavoro di animazione, ma anche una profonda esplorazione dei temi distopici, ambientata nella metropoli di Neo-Tokyo, illuminata al neon. La lore del film, con la sua ricca narrazione di intrighi politici, decadenza sociale e poteri sovrumani, ha lasciato un segno indelebile sul genere, influenzando innumerevoli opere in vari media.
Il mondo di Neo-Tokyo
Akira si svolge dopo un’esplosione catastrofica che distrugge Tokyo, portando alla nascita di Neo-Tokyo, una città afflitta da corruzione governativa, proteste anti-establishment e violenza delle bande.
Al centro di questo caos ci sono due amici d’infanzia, Tetsuo e Kaneda, le cui vite cambiano irrimediabilmente quando un incidente in moto li coinvolge in un progetto militare per sfruttare le abilità psichiche. La lore di Akira è una costruzione meticolosa di una società sull’orlo del collasso, che esplora temi di potere, identità e il potenziale umano per la distruzione e la redenzione.
Influenza di Akira sui creatori di contenuti
L’estetica visiva di Akira, caratterizzata dai suoi dettagliati paesaggi urbani, è diventata iconica all’interno del sottogenere cyberpunk e delle narrazioni post-apocalittiche.
Questa influenza è evidente nella moltitudine di contenuti ispirati al film che popolano le piattaforme dei social media. I creatori di contenuti, dagli artisti digitali agli sviluppatori di giochi, hanno reso omaggio ad Akira attraverso la ricreazione in 3D e 2.5D delle sue scene più memorabili e della bellezza distopica di Neo-Tokyo.
Omaggi digitali e reinterpretazioni
Le piattaforme di social media come Instagram e TikTok sono diventate vetrine per le opere d’arte e i progetti digitali ispirati ad Akira. Mentre proseguiamo, è chiaro che Akira continuerà a ispirare nuove generazioni di artisti, scrittori e cineasti, assicurando che il mondo di Neo-Tokyo continuerà a vivere, sia come racconto di monito che come simbolo di possibilità creative nell’immaginario post-apocalittico.
Prospettive future: il fascino del distopico
Guardando al futuro, il genere post-apocalittico non mostra segni di declino. Con ogni nuovo gioco, serie o film, i creator espandono i confini del genere, esplorando territori inesplorati della psiche umana e le possibilità della narrazione. L’attrattiva duratura della narrativa post-apocalittica risiede nella sua capacità di evolvere con le nostre paure, riflettendo non solo ciò che temiamo di perdere, ma anche ciò che speriamo di mantenere di noi stessi e della nostra umanità, qualunque cosa il futuro ci riservi.
Glossario
Lore
Il termine “Lore”, nel contesto narrativo, allude alla conoscenza fondamentale e alla storia che formano la base di un universo fantastico. Comprende miti, leggende, racconti e credenze che plasmano l’esistenza dei personaggi all’interno di queste storie.
La Lore funge da struttura portante nella costruzione del mondo, consentendo agli autori di creare universi avvincenti e coerenti che catturano l’immaginazione. Questa complessa trama di sfondo non solo arricchisce la trama, ma coinvolge anche il lettore, spingendolo a sondare più a fondo i misteri del mondo e a stabilire un legame più intenso con i suoi personaggi. In sintesi, la Lore è il filo conduttore che anima un universo narrativo, rendendolo più immersivo e affascinante per il lettore.
Distopico
Il termine "Distopico" si riferisce alla previsione, descrizione o rappresentazione di uno stato di cose futuro che, in contrasto con l'utopia, prefigura situazioni, sviluppi, assetti politico-sociali e tecnologici altamente negativi. Questo termine è spesso utilizzato in polemica con le tendenze attuali, suggerendo un futuro in cui queste tendenze portano a conseguenze negative. Pertanto, la distopia può essere vista come una "utopia negativa". Questo concetto è spesso esplorato nella letteratura fantascientifica più recente, dove gli autori immaginano mondi futuri in cui le società attuali hanno portato a risultati disastrosi.
Fallout
Fallout è una serie di videogiochi di ruolo post-apocalittici, e successivamente di giochi di ruolo d'azione, creata da Tim Cain e Leonard Boyarsky presso Interplay Entertainment. La serie è ambientata durante i secoli 21, 22 e 23, e la sua ambientazione retrofuturistica atomicpunk e le opere d'arte sono influenzate dalla cultura post-bellica degli Stati Uniti degli anni '50, con la sua combinazione di speranza per le promesse della tecnologia e la paura incombente dell'annientamento nucleare.
I "Vault" sono una parte fondamentale della lore di Fallout. Sono enormi bunker sotterranei progettati per ospitare decine o centinaia di persone e proteggerle dalle conseguenze della guerra nucleare. Tuttavia, al di fuori di una minoranza di Vault di controllo, lo scopo principale dei Vault era di sperimentare sulla popolazione americana per condurre ricerche scientifiche. Ogni Vault era progettato per eseguire esperimenti sociologici e psicologici sui suoi abitanti.
La serie TV Fallout, basata sulla serie di videogiochi, è una serie drammatica post-apocalittica creata da Graham Wagner e Geneva Robertson-Dworet per Amazon Prime Video. La serie TV è ambientata nell'anno 2296, che si svolge più tardi rispetto a qualsiasi altro gioco di Fallout attualmente rilasciato. La serie TV esiste all'interno del canone dei giochi, il che significa che gli eventi nella serie hanno grandi implicazioni per la lore della serie.
La lore di Fallout è una delle più seguite dai fan delle lore distopiche. Questo è dovuto alla sua ricca storia alternativa, ai suoi personaggi complessi e alle sue intricate regole sociali, che forniscono una tela ricca per l'esplorazione creativa. La lore di Fallout continua a ispirare nuove generazioni di artisti, scrittori e cineasti, assicurando che il mondo di Fallout continuerà a vivere, sia come racconto di monito che come simbolo di possibilità creative nell'immaginario post-apocalittico.